8 dicembre
Per noi bambine e bambini giocare è importante, perché ci permette di ...
imparare a gestire frustrazione e rabbia
Giocare offre una fantastica opportunità per imparare a conoscere, riconoscere e regolare le emozioni. Giocando i bambini si divertono e sono felici, ma possono anche provare tristezza, rabbia, frustrazione, paura. Imparare a conoscere il mondo delle emozioni e apprendere gradualmente a gestirle e regolarle per non lasciarsi sopraffare da esse è molto importante. Un bambino che impara ad esempio a tollerare la frustrazione, avrà a disposizione uno strumento prezioso per lo sviluppo della resilienza, una capacità che consente di considerare le difficoltà come sfide e opportunità.
Molti giochi implicano la competizione, si vince o si perde. I bambini hanno spesso difficoltà ad accettare di aver perso e di conseguenza provano rabbia, frustrazione, tristezza. Per gli adulti non è semplice assistere alle intense manifestazioni dei bambini e il desiderio di proteggerli da questi vissuti faticosi è grande. Tuttavia, poter vivere e sperimentare queste emozioni, per quanto impegnative, è un’opportunità preziosa per crescere e sviluppare competenze emotive, comunicative e relazionali. Come adulti potete accogliere il vissuto del bambino con comprensione (le emozioni non sono giuste o sbagliate, né positive o negative), aiutarlo a riconoscere e nominare ciò che sta vivendo e sostenerlo nel cercare in autonomia delle risorse e strategie per elaborare e gestire le emozioni. È importante non offrirgli una soluzione già pronta, ma aiutarlo a trovarla da solo. Gli adulti possono anche fungere da modello da imitare.
Idee di gioco
Per i più piccolini: il gioco del memory, dove il numero di coppie va adattato all’età e alle competenze del bambino.
Per i più grandicelli: un puzzle con livello di difficoltà adatto all’età e allo sviluppo del bambino è ideale per sperimentare la frustrazione. Anche una gara di corsa o “un – due – tre stella stellina” offrono l’occasione per confrontarsi con frustrazione e rabbia.